L’arte

Dalla Bell’Epoque alla Avanguardie. L’arte anni 20 corrisponde ad un decennio ricco, ricchissimo. A cavallo delle due guerre le tensioni e le paure si sublimano In un’accelerata evoluzione artistica che pullula di grandi personalità.

Un mondo controverso e difficile dove l’arte sembra essere rifugio sicuro per esorcizzare paure e incertezze.

Parigi diventa capitale dell’arte e fucina di tutto ciò che diverrà eterno nel panorama artistico: c’è chi ricerca aun linguaggio altamente personale, come Modigliani e Chagall, e altri che rispondono ad un richiamo collettivo di grande respiro, come Braque e Picasso fanno con l’inquadratura cubista.

Difficile elencare tutte le personalità che hanno animato “gli anni folli”, dove le indagini metafisiche di De Chirico coesistevano con testinonianze liberty che celebravano fiori e piante.

Una menzione particolare, a cui tengo particolarmente, va alla corrispondente indagine coreutica del Balletto Russo di Diaghilev e dei Balletti Svedesi di Rolf de Maré. 

La danza diventa collettore di arti e artisti che esprimono in maniera corale il meglio delle loro intuizioni. Da menzionare, infatti, Parade di Diaghilev al quale partecipò Picasso.

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